Siamo a Ventimiglia, nel 1867. Thomas Hanbury, un commerciante inglese di spezie, tè e seta, acquista un podere con un antico palazzo ormai in rovina e, grazie a una grande passione naturalistica e alla collaborazione dei migliori botanici, agronomi e paesaggisti dell’epoca, lo trasforma in un meraviglioso giardino botanico, che diventarà tra i più famosi al mondo.
Il parco ancora oggi si estende per ben 18 ettari su tutto il promontorio di Capo Mortola, e non trova eguali in Europa sia dal punto di vista botanico, con le 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto, che da quello paesaggistico, grazie all’armonia tra edifici, elementi ornamentali e terrazzamenti coltivati.
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